Mercoledì 28 Ottobre 2020:
Avevo pensato alla creazione del sito “La Panchina” già a Marzo e Aprile 2020 come reazione, quasi istintiva, alle misure di lock down totale applicate in quei mesi di chiusura forzata, quasi come uno sfogo al bisogno di socializzazione represso dalla situazione di confinamento ma anche e soprattutto con la chiara intenzione di esporre il mio punto di vista sul tragico abbattersi di questo evento del virus Sars Cov2 – Covid 19, sullo sviluppo delle vicende italiane e mondiali derivanti dalla relativa epidemia dichiarata pandemia e sul manifestarsi di fatti, narrazioni, contraddizioni, verità celate… che questo evento produceva e produce tutt’ora…
Alla fine ho creato il sito qualche mese fa ma, a parte il poco tempo libero che una persona normale come me (lavoratore dipendente, sposato, figli….) può avere per dedicarsi ad una attività come questa, la difficoltà è stata ed è tuttora legata al susseguirsi incalzante e spesso contraddittorio delle notizie, dei pareri, delle analisi, delle previsioni, da tutta quella confusione creatasi sul virus (qui come nel resto del mondo) e quindi non sono mai riuscito a condividere tutti i miei pensieri, considerazioni e conoscenze apprese, in maniera regolare e tempestiva con il susseguirsi degli eventi quotidiani. Arrivando perciò solo ora a scrivere su questo sito, dopo molti mesi dall’ insorgere di questo pseudo incubo, espongo le vicende e le mie (e altrui) analisi in modo non “impulsivo”, come sarebbe invece se questo sito fosse un blog di informazione giornaliera ma, al contrario, come il prodotto di un processo già avvenuto di analisi e meditazione ed esposizione complessiva su tutto ciò che ho visto, sentito, letto e ponderato dall’inizio ad oggi… purtroppo molte considerazioni e soprattutto informazioni interessanti ed illuminanti apprese giorno per giorno sono andate “perse” perchè non condivise con la celerità necessaria ma cercherò comunque di recuperare il più possibile.
Vado quindi ad esporre la mia e altrui “storia” non ufficiale del Covid19 sin dalle origini (reali e presunte) che risalgono a tempi antecedenti al manifestarsi del virus in Italia e prima ancora in Cina. In questo “resoconto” verranno incluse sia la narrazione ufficiale mainstream che quella non ufficiale ovvero quella che ho appreso dall’ informazione alternativa, compreso tutte le supposizioni o rivelazioni partorite dalla cosiddetta “Teoria del Complotto”.
Le fonti a cui ho attinto e a cui continuerò ad affidarmi sono varie: per quanto riguarda la narrazione mainstream non serve andare alla ricerca di notizie visto che tutte le tv e i giornali a maggior diffusione, propinano quotidianamente e in maniera martellante, informazioni conformi all’ufficialità e, in qualche modo, allineate al cosiddetto “pensiero unico”.
Per quanto riguarda invece l’informazione alternativa mi avvalgo prevalentemente del web e, in misura minore, della lettura di qualche libro.
Di seguito l’elenco di canali web, siti, blog, youtubber, scrittori, saggisti, ecc… da me consultati e a cui anche il lettore può accedere:
Canali di informazione:
Byoblu di Claudio Messora, RadioRadio di Fabio Duranti, Dentro la Notizia di Roby Master, Contro.TV di Massimo Mazzucco, Casa Del Sole TV (ex- Pandora TV fondata da Giulietto Chiesa) di Margerita Furlan, Vox Italia TV di Francesco Toscano
Piattaforme:
www. numero6.org dello youtuber Morris San, www. patreon.com – ex-youtuber Greg
Scrittori, saggisti, giornalisti, filosofi:
Pietro Ratto, Franco Fracassi, Aldo Maria Valli, Silvana De Mari, Giovanni Cianti, Nicola Porro, Matteo Gracis, Francesco Amodeo, Diego Fusaro;
Youtube:
Decimo Toro (Marco Cosmo – prof. Meditazione), Gianluca Spina, Opinioni Libertarie di Alex Pinto, Silver Nervuti, Michele Putrini, Il centurione – Italexit, Luca Nali, Raffaele Palermo, Pietro Bisanti, Dino Tinelli, Omega Click (ufologia), Patrick Dewatt – Investire da Zero (economia), Sarenka
Quindi mettetevi comodi e prendetevi il tempo adeguato, la storia è lunga, intricata e piena di segreti che avrò il piacere di svelarvi e di spunti di riflessioni… l’obiettivo è non tanto e non solo di dare risposte quanto di suscitare domande !!
Buona lettura!
Quando e dove nasce il Covid 19?….
A quasi un anno dalla comparsa ufficiale nel mondo del Covid19, ad oggi, non si è ancora determinato esattamente (o forse solo a grandi linee) quando e dove è nato il virus, non si sa ancora con chiarezza se sia di origine animale o artificiale e non esiste nemmeno la certezza sull’esistenza stessa del virus come patogeno nuovo o comunque diverso da un normale virus influenzale in quanto la percentuale di decessi dimostra che il covid19 ha una mortalità molto affine a quella della normale influenza (per la quale non vi è più notizie di decessi dall’avvento del Covid19 !!)- fonte OMS-… di questi ultimi aspetti tratterò più avanti, ora proviamo a stabilire delle date e dei luoghi cui far risalire la comparsa del Covid19. La cronaca ufficiale ci ricorda che la prima segnalazione attribuibile al nuovo virus è avvenuta il 31 dicembre 2019 per casi di ammalati tra i lavoratori del mercato umido di Wuhan, in Cina ma già l’8 dicembre erano comparsi i primi pazienti con malattia sintomatica. Il 1º gennaio 2020 le autorità hanno disposto la chiusura del mercato e l’isolamento di coloro che presentavano segni e sintomi dell’infezione. Il primo decesso confermato risale al 9 gennaio 2020.
Al 28 gennaio 2020 si registravano più di 4 600 casi di contagio confermati in molti Paesi del mondo e 106 decessi mentre il 15 febbraio tali dati erano già saliti a 49 053 casi e 1 381 decessi. A partire dal 23 gennaio 2020, Wuhan è stata messa in quarantena con la sospensione di tutti i trasporti pubblici in entrata e in uscita dalla città, misure estese poi ad altre località limitrofe e poi adottate in molte zone del mondo. Si scoprirà molto presto che in realtà i primi casi in Cina si erano riscontrati già nell’Ottobre e nel Novembre del 2019 e il governo cinese aveva deciso di non divulgare la notizia al di fuori della nazione fino a Gennaio quando il virus aveva già circolato per almeno due mesi in tutto il globo.
Dall’ufficialità quindi sembrerebbe chiaro: la comparsa del virus risale a Ottobre e Novembre 2019 in Cina e questo viene confermato anche dalla narrazione non ufficiale tuttavia ci sono indizi per i quali i mesi di Ottobre e Novembre 2019 e la località della Cina, Wuhan, siano soprattutto il quando e dove ufficialmente si è appreso (più o meno consapevolmente) della presenza di un virus “nuovo” ma molti elementi messi in luce successivamente fanno sorgere ipotesi più articolate e teorie tutt’altro che infondate:
… “l’arrivo del coronavirus è stato uno degli eventi più annunciati del secolo, sono diciotto anni che alcuni dei migliori scienziati del pianeta studiano come affrontarlo, contenerlo e sconfiggerlo… da alcuni anni a questa parte prestigiosi ricercatori, l’OMS, servizi segreti hanno prodotto documenti (ufficiali) che annunciavano l’arrivo del Covid, sempre più circonstanziati e precisi man mano che ci si è avvicinati nel tempo … sulla base di queste informazioni, governi ed istituzioni internazionali hanno messo in piedi vere e proprie esercitazioni e simulazioni di ciò che sarebbe potuto succedere se fosse accaduta la pandemia … si è arrivati addirittura a prevedere con precisione dove, quando e perché si sarebbe sviluppata questa pandemia e quali riflessi politici ed economici avrebbe avuto….eppure di tutto questo non ci è stato raccontato nulla, nessuno ha fatto tesoro, nessuno si è organizzato per contrastare il virus efficacemente”… citazione dal libro Protocollo Contagio pubblicato il 1 Luglio 2020 dello scrittore reporter esperto di geopolitica e regista di film documentari Franco Fracassi intervistato da molti canali web tra cui Massimo Mazzucco in Contro.TV; https://www.youtube.com/watch?v=p43ViznU_B4&t=424s Inoltre, da Gennaio ad Agosto 2019 negli Stati Uniti si è svolta la “Crimson Contagion”, un’esercitazione congiunta a cui hanno partecipato numerosi organismi nazionali statali e locali ed organizzazioni private e pubbliche, al fine di testare la capacità, del governo federale e di dodici stati, di rispondere a una grave pandemia dell’influenza originaria della Cina !! e questa è solo una delle innumerevoli simulazioni svolte negli ultimi anni (vedi “event201”)…
E ancora i Giochi Olimpici Militari tenutisi proprio a Wuhan dal 18 al 27 Ottobre 2019: si tratta di un evento sportivo che ha portato in quell’occasione circa diecimila atleti olimpici da più di cento paesi del mondo con l’aggiunta degli accompagnatori… Quando diciamo atleti olimpici parliamo di sportivi dai 18 ai 30 anni in ottima forma fisica… ciò nonostante, da testimonianze dirette, moltissimi di loro si sono ammalati di influenze e sindromi varie da raffreddamento comprese strane polmoniti tant’è che alcune gare (quelle a squadre) non si son potute disputare a causa della mancanza degli atleti fermati dal malessere… malessere avuto anche dai famigliari stessi degli atleti al rientro in patria. Sempre le testimonianze dirette riportano inoltre l’insolita presenza (insolita per quei tempi – Ottobre 2019) di operatori vestiti con tute bianche e dispositivi di sicurezza, un imponente servizio di pulizia (igenizzazione) e la misurazione della temperatura per ogni atleta (mai vista in precedenza)… “A Wuhan eravamo in sei nello stesso appartamento e ci siamo ammalati tutti …” così racconta lo schermidore Matteo Tagliarol atleta delle Fiamme Gialle… tuttavia altri colleghi, come Valerio Aspromonte e Kevin Ojiaku, smentiranno categoricamente quanto asserito dall’atleta collega…
Questo aspetto di dichiarazioni e smentite (come nel caso degli atleti pocanzi menzionati) sarà presente fin dall’inizio dell’evento Covid19; ricordate le affermazioni (poi ritratte) dell’astronauta Luca Parmitano? E cosa pensare, col seno di poi, del fondatore del partito dei 5Stelle, il comico Beppe Grillo, che già a Dicembre 2019 girava con una mascherina? Questi aspetti genereranno e generano tutt’ora non solo l’ovvia confusione ma la più che fondata convinzione che molte dinamiche siano state e vengano tutt’ora tenute nascoste…
…poi c’è il laboratorio di Wuhan che è, innanzitutto, un laboratorio internazionale in territorio cinese, costruito dai francesi ai tempi del presidente J. Chirac, incrementato, finanziato e gestito dagli americani ai tempi del presidente Obama, laboratorio nel quale c’è stato il controllo della CIA attraverso una fondazione americana, nel quale è avvenuto l’intervento finanziario e gestionale di aziende farmaceutiche tra cui una delle più grandi aziende produttrici di vaccini al mondo, controllate a loro volta da due delle tre più grandi società finanziare del mondo, una delle quali è la Black Rock…
… e ancora vi è l’aspetto della presenza di tracce di Sars Cov2-Covi19 nei campioni, datati Dicembre 2019, di acque cittadine delle quali l’ ISS dispone periodicamente specifici prelievi… e poi ancora la presenza di anticorpi al Covid19 nelle analisi fatte su pazienti con patologie polmonari nell’ambito di un progetto di screening sui tumori al polmone promossa dall’ Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, analisi su pazienti di tutt’ Italia datate da Settembre a Dicembre 2019, attestanti, appunto, l’incontro col virus di questi soggetti nei mesi precedenti (quindi già estate 2019), mesi in cui neppure si sospettava l’esistenza dello stesso !!
Queste quindi sembrano essere le coordinate temporali e geografiche della nascita del virus, la cui origine però è tutt’ora in discussione e di difficile comprensione anche perchè, come visto, troppi sono gli aspetti insoliti del covid19 già da queste prime considerazioni, aspetti legati anche e soprattutto agli immensi risvolti economici legati alla pandemia.
Origine del virus
La COVID-19, acronimo dell’inglese COronaVIrus Disease 19, conosciuta anche come malattia respiratoria acuta da SARS-CoV-2 o malattia da coronavirus 2019, anche morbo da coronavirus 2019, è una malattia infettiva respiratoria causata dal virus denominato SARS-CoV-2 appartenente alla famiglia dei coronavirus, quelli responsabili dei raffreddori e influenze. Studi e analisi iniziali parlano di un virus di origine animale passato all’uomo e diventato poi contagioso da uomo a uomo; già il 28 febbraio 2020 veniva pubblicato il “Report of the WHO-China Joint Mission on Coronavirus Disease” un report di analisi in cui si precisava che il virus ha “zoonotic origins” e dagli studi sulle sequenze del genoma risultò che il pipistrello sembra essere il serbatoio del virus ma gli host intermedi non vennero ancora identificati in quella data.
Da subito l’origine del Covid19 attribuita ad un virus influenzale del pipistrello alimentò le teorie circa l’origine artificiale in laboratorio del virus in quanto, come detto, a Wuhan esiste il laboratorio internazionale di livello 4 nel quale, già nel 2015, si erano fatti esperimenti di modifica del virus influenzale dei pipistrelli, tant’è che sin dai primi contagi in America (e ancora oggi) il presidente degli Stati Uniti D’America Donald Trump indicò il Covid19 come “virus cinese”. Ad avvalorare, però, in modo importante l’ ipotesi dell’origine artificiale del virus ci sono vari elementi, uno fra tutti: il medico, biologo e virologo francese, Luc Montagner, professore presso l’Istituto Pasteur di Parigi, Premio Nobel per la medicina 2008, analizzando il genoma completo di questo virus afferma che all’interno si trovano sequenze di un altro virus, precisamente quelle dell’Aids.
Va detto, tra l’altro, che è tutt’ora in corso un dibattito sull’effettivo isolamento del virus: stando le informazioni ufficiali, già il 7 Gennaio il virus veniva isolato nei laboratori scientifici cinesi e pochi giorni dopo, il 12 Gennaio, veniva sequenziato e la Cina condivideva la sequenza genetica in base alla quale vennero generati i test per l’individuazione dello stesso. Tuttavia, secondo il dott. Stefano Scoglio, candidato per la medicina al Premio Nobel 2018, il virus non si può considerare isolato, rendendo quindi, a maggior ragione, inaffidabili i test e i tamponi che già danno, per loro stessa natura, molti risultati errati. Così si esprime il Dott. Scoglio in una recente intervista del 25 Settembre 2020: “Io ho sostenuto, tra le altre cose, che il virus non si può considerare isolato: viene chiamato “isolato” una matrice complessa, costituita dal liquido faringeo o bronco-alveolare più o meno centrifugato, in cui, secondo i miei calcoli ci sono circa 30 miliardi di particelle simil virali (acidi nucleici umani e di batteri, esosomi, etc.), e questa matrice complessa, senza che si sappia se ci sia e quanto ce ne sia del virus, è definita il “virus isolato”….sia l’Europa che gli USA dicono la stessa cosa: chiamano “virus isolato” un materiale in cui il virus non è stato quantificato. Ma se non è stato quantificato, come fa ad essere un virus isolato? In qualsiasi lingua, isolato significa separato da qualsiasi altra sostanza, e dunque costituente l’isolato al 100%…. ma qui, non si sa quanto sarebbe il virus! Questo prova che ciò che viene chiamato “virus isolato” è, come ho sempre sostenuto, una matrice complessa di cui il virus costituirebbe solo una percentuale. Ma che percentuale: l’1%, il 5%, il 50%? Boh, non si sa, potrebbe essere costituito al 99% di altro, ma lo continuiamo a chiamare “isolato”!”…
Moltissimo scalpore fecero anche le dichiarazioni rilasciate in varie situazioni dalla dott.ssa cinese Shi Zhengli, scienziata di spicco chiamata a studiare la nascente epidemia di Covid19, che mette in evidenza quante incongruenze ci furono nella gestione del virus di Wuhan e nella diffusione delle informazioni… In una intervista del 16 Marzo 2020 rilasciata alla rivista Scintific American (più volte censurata !!) la dott.ssa racconta come già il 30 Dicembre 2019 le vennero sottoposti due campioni provenienti da due pazienti con polmonite atipica. Puntualizza inoltre che, da accurate analisi, non è mai stato trovato il ceppo Covid19 in nessun pipistrello di Wuhan, che tale tipologia di Corona Virus è tipico dei pipistrelli che vivono in una località a mille Km di distanza da Wuhan, che nessuno degli animali venduti al mercato di Wuhan è mai risultato positivo al Sars Cov2 e che già da subito, le persone affette che furono analizzate, presentavano una versione del virus già adattata al genere umano….
Cronostoria e dettagli dell’epidemia dichiarata pandemia, tra morti, contagi, notizie confusionarie, misure di contenimento, cure efficaci o dannose, … e le informazioni tenute nascoste!!
Non mi dilungherò troppo sulle tappe precise della diffusione del virus in Italia e nel mondo, già ampiamente documentate e nomenclate a livello di date e numeri dall’informazione ufficiale; quello che mi preme ricordare sono solo alcuni passaggi, episodi e vicende spesso tenute nascoste, che sono state alla base dell’incompetente (quasi criminale) gestione della pandemia e del clima di terrore nato sin dall’inizio e costantemente mantenuto fino ad oggi e chissà per quanto tempo ancora:
Mentre la Cina ha colpevolmente nascosto il virus nei primi tempi, c’è stata comunque inizialmente una sottovalutazione del pericolo nel resto del mondo tanto che il 18 Febbraio, con il numero delle vittime nel mondo salito a 1 873 e quello dei contagiati a 73 335, l’ OMS (i cui esperti erano già da un paio di giorni in Cina per controllare i numeri dei contagi) metteva in guardia contro inutili allarmismi e misure “sproporzionate” salvo poi dichiarare la pandemia l’ 11 Marzo 2020 (pandemia solo dichiarata ma non riportata in alcun documento ufficiale dell’ OMS).
Fa specie, per la vicenda italiana, il caso del dossiè redatto dalla sezione italiana dell’ OMS, distaccamento di Venezia, prodotto durante i giorni della pandemia che mise in evidenza i molti e gravi errori commessi in Italia nell’affrontare l’arrivo del virus: questo report fu tenuto nascosto anche su pressione dello stesso ex ministro della salute Ranieri Guerra, ora referente dell’ OMS per l’Italia !! In effetti, una inchiesta giornalistica del settimanale Report, ha messo in luce come il Piano Pandemico Italiano della Protezione Civile contro le pandemie non è mai stato aggiornato dall’anno 2006 e riprodotto con una grossolana operazione di “copia e incolla” negli anni successivi (2012, 2015, 2017…) per tutte le volte in cui era richiesto l’aggiornamento previsto dalle direttive della Comunità Europea, così da rilevarsi assolutamente inadeguato nel momento in cui avrebbe dovuto essere attuato a fronte della diffusione del Covid19… inadempienza questa avvenuta ai tempi in cui proprio il ministro Ranieri Guerra era a capo del Ministero della Salute !!
Altrettanto grave è stata la vicenda (in qualche modo connessa al dossiè della sezione italiana dell’OMS) dello studio effettuato i primi di Febbraio da un professore componente del CTS in base al quale venne fatta una proiezione previsionale della progressione del virus in Italia analizzando la diffusione del medesimo in Cina: in base a tale studio veniva previsto, nell’arco di un mese, una diffusione del virus così come è poi effettivamente avvenuta e il report derivante da tale studio prevedeva un nuovo piano pandemico e una sorta di corpose strategie di contrasto mai attuate… Infatti, tale studio venne posto all’attenzione del CTS ma venne declassato a “ipotesi di scenario” a cui quindi non venne mai dato corso in quanto risultava inapplicabile : impossibile infatti adeguare, in così poco tempo, le strutture e le forniture sanitarie ai livelli previsti dal suddetto studio soprattutto perchè tutta la sanità italiana ha subito negli ultimi anni (vedi governo Monti prima e Renzi poi) dei tagli e una scellerata ristrutturazione che ne hanno provocato la rovina così drammaticamente emersa in occasione dell’epidemia da Covid19 !! https://www.youtube.com/watch?v=3kLZLTtMYTQ Il complottista doc, in questo momento, farebbe notare come, l’ex Presidente del Consiglio, Matteo Renzi così come il predecessore Mario Monti, tra i maggiori responsabili della rovina della sanità italiana, partecipò ad uno degli incontri del Bilderberg, quello antecedente alla sua nomina a Presidente del Consiglio…; rammentiamo che il Bilderberg è quell’organismo composto dai potenti della terra che anelano (naturalmente non in modo ufficiale) alla costruzione di un Nuovo Ordine Mondiale di governo planetario e quindi alla dissoluzione delle nazioni attraverso l’indebolimento dei pilastri fondanti di ogni stato quali l’economia nazionale, la struttura giuridica, la cultura e l’istruzione e, per l’appunto, la sanità nazionale !!
Il 5 febbraio 2020, con Decreto del Capo Dipartimento della Protezione civile n. 371, viene istituito il Comitato Tecnico Scientifico (CTS) con competenza di consulenza e supporto alle attività di coordinamento per il superamento dell’emergenza epidemiologica dovuta alla diffusione del Coronavirus. Il CTS procede quindi a periodiche riunioni cui seguono dei Verbali sottoposti all’attenzione e di supporto al Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte; ufficialmente, sulla base di tali consulenze fornite al Governo, il Presidente Conte provvederà, in data 8 Marzo 2020, a dichiarare zona rossa (divieto di ingresso e uscita) la Lombardia e altre 14 province : Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Venezia, Padova, Treviso, Asti, Vercelli, Novara, Verbano Cusio Ossola e Alessandria, cui seguirà l’estensione nazionale delle restrizioni… I verbali del CTS vengono indebitamente classificati come documenti segreti infatti verranno poi, intorno al 6 Agosto, resi in parte desecretati: dalla lettura degli stessi si appura che il CTS aveva consigliato la chiusura immediata, già da circa metà Febbraio, delle zone di Alzano Lombardo e Nembro ove erano stati rilevati i primi focolai da cui avrà origine la diffusione del virus in tutta la provincia di Bergamo e Brescia ma tale raccomandazione verrà lasciata disattesa salvo poi dichiarare il lockdown l’8 Marzo quando si prese atto del contagio avvenuto in tutta la Lombardia e nelle province messe in chiusura !! Un ritardo e una gestione arbitraria da parte del Governo e del Presidente Conte assolutamente non giustificati e dagli esiti nefasti !!
Come detto, il clima di terrore, alimentato dalle angoscianti notizie del mainstream e non meno dalle conferenze stampa serali del Presidente del Consiglio, si diffuse tanto o forse anche di più del virus stesso !!
Emblematiche e, per certi versi, terrificanti le immagini delle bare dei defunti di Covid19 di Bergamo e Brescia portate via con le camionette dei militari !! L’immagine fu quella di una ecatombe e l’impatto sulla sensibilità collettiva di questa come di altre narrazioni fu ed è tutt’ora fortissima, non si smorzò (mantenendo il suo peso ancora oggi) nemmeno quando è stato ampiamente appurato che i militari intervennero a portare via le bare (per portarle alla cremazione) in quanto se da un lato effettivamente non vi era più spazio negli obitori e in genere nelle strutture degli ospedali dove si ammassavano a causa del numero accresciuto di morti, dall’altro lato l’accumulo di salme dipese dal fatto che molte pompe funebri della zona decisero di chiudere, negando quindi il servizio, in quanto era impossibile reperire adeguati strumenti di protezione per i propri operatori e quindi il rischio di contagio era diventato elevatissimo.
A proposito della protezione dal contagio, capitolo importante è quello legato alla disponibilità dei dispositivi di protezione quali appunto le mascherine:
Allo scoppio della pandemia in Italia la disponibiltà di mascherine era decisamente bassa, tant’è che persino nei confronti del personale sanitario, esposto in prima linea alla lotta al virus, non venne fornita l’adeguata protezione e questo causò il contagio tra molti medici e sanitari, alcuni dei quali pagarono con la vita il loro servizio sul posto di lavoro… Questa situazione era dovuta da un lato alla mancata predisposizione e aggiornamento, da parte del Ministero della Salute, del già citato Piano Pandemico della Protezione Civile ma anche all’effettiva produzione ridotta di tali dispositivi rispetto all’improvvisa accresciuta richiesta; a tutto ciò si aggiunga l’insolita vicenda, rimasta taciuta dall’informazione mainstream, secondo cui nei primissimi tempi dello scoppio dell’epidemia in Cina, venne inviata dall’Italia una fornitura consistente di mascherine proprio verso quel paese, decretando, quindi, il mancato stoccaggio nazionale che era una minima misura prudenziale auspicabile ed ovvia visto l’affacciarsi all’orizzonte di una possibile epidemia proveniente proprio dalla Cina. Rammentiamo poi, sempre in tale ambito, lo scandaloso episodio della fornitura di dispositivi di protezione pari a 35 milioni di euro, commissionata dalla Regione Lazio lo scorso Marzo alla società Eco. Tech Srl che non rispettò le scadenze e non inviò la merce pur ricevendo ed incassando l’acconto a tutt’oggi non restituito.
Scellerata anche la disposizione di cremare i defunti e ancor più drammaticamente sciagurato il consiglio riportato nella circolare dell’ ISS nella quale si invitava i medici a non fare le autopsie sulle persone morte…
Tale esortazione deriva chiaramente dal tentativo di arginare il più possibile il contagio evitando la trasmissione a quei sanitari che avrebbero fatto le autopsie, tuttavia, sarebbe stato possibile effettuare le stesse in sicurezza e in strutture adeguatamente predisposte, cosa che effettivamente è stata fatta più tardi in deroga all’esortazione dell’ ISS, senza che questo causasse nessun caso di contagio nè alcun rischio di “fuga” del virus… Il virus Covid19 risulta inizialmente come un virus nuovo del quale appaiono evidenti gli sviluppi finali (polmonite interstiziale acuta) che causano il decesso quasi esclusivamente di persone anziane o con patologie pregresse ma poco o nulla si conosce, in queste prime fasi, dello sviluppo della malattia che porta al drammatico epilogo finale… Così, inizialmente, il paziente che arriva in ospedale magari con una situazione clinica già compromessa, si cura somministrandogli forzatamente (attraverso intubazione) l’ossigeno ai polmoni. Quello che si scoprirà con le autopsie è che il virus crea una tempesta citochinica e una diffusione delle emorragie interne a vari livelli, soprattutto nei polmoni dove creano tromboembolie polmonari nei quali, quindi, l’immissione forzata dell’ossigeno non è utile ma, al contrario, genera il collasso del polmone stesso e quindi la morte. Appare evidente quindi che l’aver sconsigliato l’effettuazione delle autopsie, per il contributo essenziale che le stesse hanno portato alla conoscenza del virus, ha di fatto messo i medici nella condizione di applicare cure sbagliate che anzichè guarire i malati di Covid19 ne hanno causato esse stesse la morte !! mentre diverso e più benevolo destino ebbero, successivamente alle autopsie, le persone che vennero curate con adeguati farmaci antiemorragici o atti a smorzare le tempeste citochiniche. Fondamentale sarebbe stato (ed è tutt’oggi) l’intervento tempestivo dei medici di famiglia ai primi sintomi di malattia, tempestività che risulta fondamentale per l’efficacia delle cure stesse… ma anche in questo caso, il Ministero della Sanità fornisce disposizioni che di fatto complicano il lavoro dei medici di base con il conseguente ricorso al Pronto Soccorso ospedaliero da parte dei cittadini sia all’insorgenza dei primi sintomi di Covid19 o di influenza, sia quando la malattia diventa conclamata… causando, naturalmente, l’ intasamento delle strutture sanitarie e la relativa situazione di allarme alla base dei provvedimenti governativi !!
Un ruolo ambiguo o quantomeno fuorviante ha avuto da subito l’informazione ufficiale in arrivo dall’ OMS, caratterizzata da indicazioni spesso contraddittorie nel corso del tempo… Emblematico in tal senso è stato, ad esempio, l’obbligo di uso di guanti in lattice durante i mesi critici di Marzo e Aprile salvo poi la comunicazione ufficiale dell’ OMS che i guanti non solo non fossero necessari ma persino pericolosi in quanto veicolo di contagio… Altro aspetto significativo del clima di confusione e paura legati a questa pandemia fu la dichiarazione per cui i positivi asintomatici al Covid19 sarebbero contagiosi quindi veicolo di diffusione, se non che già a Giugno una dott.ssa facente parte dell’organo sanitario dell’ OMS dichiarava che gli asintomatici non sono contagiosi per concludere infine che il contagio del virus da parte di un asintomatico nei confronti di altre persone dipende dall’entità della carica virale del soggetto stesso !! Persone positive e asintomatiche che quindi hanno poca o nulla carica virale sono, di fatto, persone sanissime !! E cosa pensare, sempre in ambito OMS, della messa al bando della Idrossiclorochina poi immediatamente ritrattata ?? Tale episodio è legato allo scandalo della rivista scientifica The Lancet (assieme al New England Journal of Medicine), rivista storicamente scrupolosa nei controlli dell’attendibilità degli studi scientifici pubblicati al suo interno ma che, nel caso dell’ Idrossiclorochina, è stata decisamente grossolana… La società Surgisphere Corporation, infatti, che presentò lo studio per cui tale farmaco, usato da anni nella cura delle malattie tropicali, risultava inefficace o persino dannoso nella cura del Covid19 era una società costituita da pochissimi dipendenti, il cui dirigente scientifico risultò essere uno scrittore di romanzi di fantascienza e la responsabile al marketing una accompagnatrice escort; lo studio, in base al quale si portarono le conclusioni pubblicate nella rivista The Lancet, risultò effettuato con criteri assolutamente poco scrupolosi e talvolta anche fasulli visto che alcune strutture ospedaliere dalle quali la Surgisphere Corporation dichiarava di aver ricevuto i dati usati per l’analisi, non hanno mai avuto alcun contatto con la suddetta società !! Come mai, ci si chiede, così poca attenzione da parte delle riviste scientifiche e dell’ OMS nei confronti di un farmaco efficace e poco costoso ? Forse che l’idrossiclorochina ha, appunto, il difetto di essere poco costosa ??
L’aspetto legato al profitto economico derivante dalla cura e prevenzione da Covid19 è, a buon titolo, la pulce all’orecchio di tutti coloro che, con occhio critico e disincantato, hanno osservato in quei tempi iniziali il diffondersi del virus e che tutt’ora osservano questa pandemia e la sua gestione e che vi notano comportamenti, decisioni e gestioni scorrette se non persino criminali… Nonostante si tenti, infatti, di nascondere il peso enorme degli interessi economici che ruotano attorno alla cura e prevenzione Covid, è evidente quanto il tornaconto economico condizioni l’operato di molti organismi, professionisti, sanitari e politici tanto da condizionare, non solo la narrazione, ma anche l’utilizzo di cure meno efficaci e più costose a discapito di altre meno costose ma molto più proficue… per cui tutto questo evento Covid19 risulta talvolta un grosso inganno, non tanto nell’aspetto dell’esistenza del virus (che è difficilmente contestabile) quanto in tutti gli altri aspetti, un grande e criminale imbroglio planetario portato avanti sulla pelle della gente comune!! Ne è un esempio, emblematico e deflagrante, il caso della Terapia al Plasma del dott. De Donno:
“Mi chiamo Giuseppe De Donno e sono il Direttore SC di Pneumologia e Utir ASST Mantova, Ospedale C. Poma. Attualmente lavoro nel reparto di Pneumologia del Centro Polispecialistico Armonia. “… il direttore della Pneumologia dell’ospedale di Mantova, assieme al dott. Massimo Franchini, direttore del Servizio Trasfusionale del Poma, adottano già dai primi mesi della pandemia, la Terapia del Plasma Iperimmune con risultati molto promettenti; ci si aspetterebbe, in quei giorni di terrore ed incertezza, un ritorno mediatico e un seguito medico enormi nei confronti di una terapia che fornisce così grandi speranze di guarigione… e invece, tutti gli organi della comunicazione mainstream evitano di dare risalto a tale terapia o minimizzano la notizia !! Ad esempio, si accampa l’ipotesi di una elevata costosità del trattamento (si veda l’opinione del dott. Burioni intervistato alla trasmissione “Che Tempo Che Fa” di Fabio Fazio) quando viene da subito dimostrato il contrario visto che il plasma viene fornito gratuitamente dai donatori volontari ex-pazienti Covid che hanno superato la malattia e quindi sviluppato gli anticorpi !!
Come si può fare, quindi, di fronte a tutti questi elementi a non nutrire un più che fondato sospetto non tanto sull’esistenza del virus Sars Cov2-Covid19 quanto sull’uso strumentalmente politico ed economico dello stesso?
L’uso strumentale dell’emergenza pandemica appare anche nell’esposizione dei dati e dei numeri relativi a contagi, ammalati, guariti, morti, malati in terapia intensiva ecc…;
Già abbiamo narrato del fenomeno di paura e di confusione legati da un lato all’allarmismo mediatico, dall’altro dalla difficoltà dei medici di base di seguire i potenziali malati fin dall’insorgere di sintomi sospetti per cui numerose persone “corrono” in Pronto Soccorso ai primi sintomi o, per l’appunto, anche solo per paura! Per quanto riguarda la “rendicontazione” dei malati, dei guariti e di quanti in terapia intensiva, se ne ebbe nota abbastanza precisa nei primi mesi, se non fosse però che si è sempre evitato di esporre i numeri rapportandoli tra loro e soprattutto in relazione all’età delle persone coinvolte ed evitando di evidenziare le percentuali di decessi e di guarigione, percentuali che, se adeguatamente presentate al pubblico, avrebbero ben contribuito a smorzare il clima di terrore in quanto il Covid19 ha una diffusione rapida ma una mortalità bassissima, anzi, nella fascia di età inferiore ai settant’anni, la mortalità è quasi nulla salvo in persone con patologie gravi pregresse !! E invece, la stragrande maggioranza dell’informazione ufficiale ha sempre perseverato nella pratica di esporre i numeri in assoluto, evidenziando in maniera colpevolmente eccessiva i decessi a fronte di tutto il resto. Passato il periodo dello “scoppio” dell’epidemia (Marzo 2020), trascorsa la bella stagione senza grossi problemi, si è continuato a porre l’attenzione sull’aumento del numero di contagiati, che però nel 95% dei casi, sono sempre stati contagiati asintomatici ovvero persone pressochè sane, persone che il più delle volte ignoravano la presenza del virus nel proprio corpo e che semplicemente risultavano positive al test o tampone sierologico !! Nell’autunno 2020 (periodo in cui stiamo narrando questa storia del virus Covid19) sono incrementati i decessi ma si continua a non rapportare questo dato all’età delle persone morte, al fatto che avessero o meno patologie pregresse e si evita sempre di raffrontare i dati dei decessi complessivi con quelli dei decessi totali nello stesso periodo degli anni passati, il cui confronto, quando è stato fatto, ha sempre messo in evidenza il pressochè inesistente aumento, anzi, spesso il confronto tra il numero di vittime in tempo di Covid e il numero di decessi nello stesso periodo di anni precedenti senza Covid ha evidenziato un calo proprio nel 2020 ovvero nonostante la presenza di questo nuovo patogeno che, in teoria, dovrebbe aggiungersi ai consueti “mali e virus di stagione” non c’è stato l’aumento di decessi che ci si aspetta in virtù di una pandemia globale, anzi, il consuntivo dei contagi dimostrerebbe che il Covid19 ha la stessa incidenza della normale influenza!!
Quello che invece la narrativa ufficiale continua a proclamare è l’aumento dei malati (che però è palesemente falso) e soprattutto la crescente diffusione del virus certificata dal costante aumento dei positivi ai test e tamponi…
Va sottolineato, infatti, che al calo degli ammalati e dei decessi avvenuto durante la bella stagione ha fatto da contrappeso (sempre a favore del costante mantenimento della narrazione allarmistica) un incremento massiccio dei controlli attraverso il tampone (soprattutto dal Settembre 2020 con la riapertura delle scuole) che, ovviamente, ha avuto come conseguenza un incremento in termini di numero assoluto dei positivi, fatto salvo che si tratta sempre (o comunque nel 95% dei casi) di positivi asintomatici. In virtù di questa (apparente) diffusione del virus, come detto, certificata non dai malati ma solo dai test o tamponi positivi, il Governo italiano ha mantenuto attivo lo “Stato di Emergenza” (che consente al Presidente del Consiglio dei Ministri di emanare provvedimenti che non richiedono l’avvallo del Parlamento) e ha disposto chiusure a zone, lock down locali, coprifuoco notturno, il costante uso di mascherine e di distanziamento (anche all’aperto), la chiusura delle attività in certi orari, la chiusura di alcune scuole, ecc… Nessuno però sembra porsi la questione dell’effettiva attendibilità dei dati e degli elementi e procedure che li producono in virtù dei quali vengono emanati i provvedimenti restrittivi. Visto che i suddetti provvedimenti nazionali hanno riflessi nefasti per le attività economiche colpite, in particolare per il settore della ristorazione ma più in generale per l’economia tutta, questi elementi che sono alla base delle decisioni governative andrebbero sviscerati così da evitare quella che si prospetta come una delle più grandi crisi economiche della storia recente.
La prima e determinante questione su cui non si è più posta la dovuta attenzione riguarda la validità dei test e tamponi sui quali si basa l’andamento della “curva epidemiologica” e le relative decisioni governative…
I tamponi si basano su una tecnica che è il cavallo di battaglia della biologia molecolare: la PCR o Reazione a catena polimerasica.
La tecnica RT-PCR, messa a punto dal Premio Nobel per la chimica del 1993, Kary Banks Mullis nella metà degli anni ‘80, sfrutta il processo cellulare della replicazione genetica. Nelle cellule, infatti, DNA e RNA vengono duplicati e replicati grazie all’intervento di enzimi noti come polimerasi.
Quando si preleva un campione di muco oro-faringeo, una lacrima o una goccia di saliva e lo si sottopone a PCR, una sequenza particolare del materiale genetico dell’agente patogeno viene amplificata, attraverso più di 35 cicli replicativi, in un macchinario specializzato che, nel giro di un paio d’ore, è in grado di rilevarne la presenza. La sequenza che si sceglie come ‘bersaglio’ e nota come “sonda” è, ovviamente, caratteristica di ogni singolo agente patogeno.
Per essere positivi al Covid19 devono essere tutti rilevati tre geni contemporaneamente: E-gene (S-arbocovirus), RdRp2-gene (SARS-Cov-2) e N-gene (SARS-Cov-2); tuttavia è stato dimostrato che dalle analisi, l’esito di “tampone positivo” si ha quando viene rilevato anche uno solo dei suddetti geni !! Si aggiunga che lo stesso Kary Mullis, creatore della tecnica RT-PCR, sostiene che già dopo 25 cicli replicativi il risultato non può più considerarsi valido !!https://www.youtube.com/watch?v=eoysjnSIN9k
Sorge quindi spontanea la domanda: ha senso condizionare la vita dei popoli, danneggiandone in modo pesantissimo l’economia, con decisioni basate su rilevazioni che potrebbero essere per nulla attendibili ?
A tutto questo si aggiunga la ancor più grave, sciagurata e, potremmo dire, criminale procedura di conteggio dei morti per Covid19: si è palesemente appurato che, sin dall’insorgenza dell’epidemia, se una persona muore per qualsiasi causa diversa dal virus Covid19 (infarto, tumore, incidente…) ma fosse positivia al tampone, tale defunto viene conteggiato come un decesso per Covid19 !!
Ne danno conferma non solo indiscrezioni giornalistiche come la vicenda dell’uomo annegato cui, successivamente all’annegamento, è stato fatto il tampone e la cui positività ne ha decretato la dichiarazione di morto per Covid ma anche figure istituzionali quali politici (Luca Zaia) o mediche (il dott. prof. Matteo Bassetti di Genova) … E’ evidente quanto sia innaturale ed esecrabile un simile modus operandi: non solo si forniscono dati errati ma si contribuisce in modo sostanziale alla diffusione e mantenimento di un clima di terrore !!
Perchè tutto questo? Chi ha la maliziosa indole politica vede in questo modo di agire l’obiettivo di dipingere l’ Italia come paese a più alta mortalità da Covid per poter usufruire di maggiori vantaggi economici in varii ambiti, come, ad esempio, l’erogazione degli aiuti europei… Altri interpretano questo sistema come un progetto di controllo della popolazione attraverso l’iniezione costante della paura veicolata dalla comunicazione ufficiale !! Certo che, qualunque sia il disegno sotteso a tale procedura, chi ne fa le spese è il cittadino comune, a volte anche in modo drammatico !!
Una delle conseguenze, meno drammatiche ma socialmente assai rilevanti, della pandemia del virus è stata il balzo in avanti culturale e tecnologico che, soprattutto con il lock down della primavera 2020, ha prodotto nella popolazione: si può oggettivamente osservare che il confinamento ha costretto tutti noi al cambio di abitudini sociali e soprattutto all’utilizzo della tecnologia informatica con una penetrazione importante della stessa nelle nostre vite; appare evidente che, senza l’avvento della pandemia, un simile cambiamento sociale si sarebbe prevedibilmente attuato in tempi assai più lunghi… C’è chi, da tempi non sospetti, sostiene che questo drammatico evento è stato, se non voluto, senz’altro manipolato da grandi poteri economici planetari per indurre la popolazione ad accettare una repentina svolta esistenziale (peraltro già in atto) indirizzata alla radicale subordinazione e dipendenza informatica !!
Un mero cinico opportunismo economico o un processo planetario di riorganizzazione verticistica autoritaria ?
09 Novembre 2020: “… L’annuncio è di quelli da brividi: il vaccino anti-Covid sviluppato da Pfizer e BioNTech è risultato efficace al 90 per cento nel prevenire la comparsa dei sintomi (e quindi la malattia) durante la fase 3 della sperimentazione, ancora in corso. «Un risultato straordinario, che avrà un impatto importante sulla risposta all’epidemia» commenta l’infettivologo americano Anthony Fauci…”
Siamo a Novembre 2020 ed eccoci: il vaccino !! Già nei mesi precedenti in Cina e in Russia sono stati prodotti e utilizzati vaccini contro il Covid19 ma in questi giorni arrivano al traguardo altre società, due in particolare: la Pfizer e l’ Astra-Zeneca. Il vaccino è socialmente percepito come la soluzione definitiva alla pandemia che ci permetterà di tornare ad una vita normale… eppure la stragrande maggioranza degli esperti, virologi, scienziati e medici, sostiene che non sarà possibile eliminare le mascherine ed il distanziamento sociale nemmeno dopo la somministrazione di questi nuovi vaccini !! Già in questo elemento appare una evidente contraddizione; ma, al di là di questo aspetto, peraltro niente affatto irrilevante, altre sono le “ombre” che accompagano le due citate società Pfizer e Astra-Zeneca, perchè queste due multinazionali si sono rese responsabili in passato di gravissime vicende legate ai danni da vaccini per le quali sono state condannate a pagare risarcimenti miliardari !! https://www.youtube.com/watch?v=pEdMEtXOpz4&t=38s
Non meno discutibile ed anzi riprorevole è l’aspetto, sempre legato alle forniture di questi vaccini, degli intrecci economico-finanziari tra la politica, gli organismi europei e nazionali e le multinazionali impegnate nella produzione e distribuzione dei vaccini. Innanzitutto esiste un problema di enorme conflitto di interessi legato alla commistione tra pubblico e privato per il fatto che i vaccini vengono creati con l’investimento di fondi pubblici per mantenere fisso il costo ed evitare le speculazioni ma i brevetti rimangono privati per cui rimane il rischio di possibili speculazioni future… “se il virus è stato il più ecumenico del mondo ovvero ha colpito tutti, ricchi e poveri, nord e sud del mondo… il vaccino, invece, potrebbe creare delle notevoli discriminazioni tra ricchi e poveri, tra potenti e meno potenti…” (Sigfrido Ranucci a “Report”); non solo, ma va inoltre sottolineato un altro aspetto scandaloso ovvero il fatto che le case farmaceutiche stanno producendo vaccini i cui rischi economici e anche e soprattutto sanitari legati agli effetti collaterali saranno però in capo alle nazioni !! E ancora, se si va a seguire l’intricata rete di collegamento tra le società produttrici e distributrici, tra la proprietà e le partecipazioni di queste multinazionali e società minori e i rapporti economici generati in seno alla questione dei vaccini, si vedrà che alla fine le licenze della produzione e sperimentazione dei vaccini sono andate a finire nelle mani di grandi società delle quali almeno metà facenti parte di GAVI (Melinda e Bill Gates) grazie anche al contributo dell’ OMS. https://www.youtube.com/watch?v=uWMtBjvGigw&list=PLb_Qew9Dujki17Ohurka0C6sc5PdyGpmq
Preso atto del prevedibile ritorno economico della vicenda vaccini, viene da chiedersi: le incongruenze nella gestione della pandemia, gli errori, le inadempienze, gli scandali nascosti, le direttive illogiche ma soprattutto la massiccia disinformazione dei media e il quasi assoluto allineamento del mainstream alla narrazione ufficiale, è tutto e solo una questione di soldi ? E’ notizia di questi giorni (19 Novembre 2020) che nel Decreto pubblicato in Gazzetta Ufficiale n.279 del 09-11-2020 viene riconosciuto lo stanziamento di un fondo per un contributo straordinario di 50 milioni di euro a favore delle emittenti radiotelevisive locali che si impegneranno a trasmettere i messaggi di comunicazione istituzionale relativi all’emergenza sanitaria all’interno dei propri spazi informativi.
E’ evidente come un simile provvedimento miri alla diffusione della narrazione ufficiale ed istituzionale ma il sospetto è che si voglia anche “forzare” tale proiezione, attraverso l’alettante sostegno economico, affinchè anche nelle realtà minori, quali le emittenti locali, sia vigente una conformità di informazione a discapito di quella alternativa così preziosa in una democrazia dove non deve mai essere spento a priori il dissenso e l’informazione di opposizione, specie se costruttiva !!
Dunque, in virtù del fatto che tutte queste dinamiche legate al Covid19 (dall’esortazione a non fare le autopsie alla gestione irrazionale dei lockdown… solo per fare alcuni esempi) si ripetono uguali (salvo rare e insignificanti sfumature) in praticamente tutte le altre nazioni del mondo (con esclusione della Svezia e della Cina) il dubbio è più che legittimo: c’è forse in corso un comune processo che segue un piano di riplasmazione politica ed economica dei popoli del mondo? Si vuole forse attuare una sorta di riorganizzazione autoritaria planetaria protratta grazie al regime terapeutico emergenziale che viene sorretto ed alimentato dalla paura e dall’ informazione unica ed allineata sull’operato dei governi ?
Appare evidente come il susseguirsi delle vicende in ogni paese del mondo segua una linea comune che porta, grazie al condizionamento generato dall’emergenza pandemica e soprattutto dalla paura della stessa, ad un depauperamento delle democrazie e ad una crisi economica dalle conseguenze ancora imprevedibili !! ma che forse sono propedeutiche ad una “rigenerazione” che sfugge alla comune comprensione. In effetti, alla luce di quanto fin qui visto, prendono concretezza quelle ipotesi che la comunicazione ufficiale etichetta come “complottistiche”: il Covid19, qualunque sia la sua origine, diventa uno strumento per attuare una profonda trasformazione non tanto e non solo economica e politica quanto soprattutto sociale nella direzione di un assetto pianificato dai grandi poteri economici finanziari planetari, una dimensione sociale, economica e politica nuova enunciata con chiarezza negli obiettivi esposti dal World Economic Forum a Davos (una rivoluzione verde verso la Green Economy, una rivoluzione tecnologica verso la Smart Society e un Nuovo Contratto Sociale), una trasformazione non spontanea ma forzata che porta, conseguentemente, all’inevitabile azzeramento della struttura fin qui esistente…
da qui, appunto, nasce l’idea del “Great Reset“, che viene presentato come una magnifica nuova dimensione planetaria ma che, almeno in questa fase di transizione, prevede il reset parziale o totale non solo degli storici assetti economici e politici ma anche la riduzione o il totale annientamento della conformazione sociale ed etica del mondo con i suoi valori umani fin qui universalmente riconosciuti !!
Non sarebbe forse un progresso civile più vero ed umano se il popolo potesse, attraverso una auspicabile crescita collettiva, attraverso un risveglio spirituale delle genti, scegliere la propria trasformazione ?
E se qualcuno di noi non volesse questo Great Reset ? Siete disposti a rinunciare ad alcuni valori in cui avevate sempre creduto?
Ognuno di voi tragga le proprie conclusioni… e buona fortuna a tutti !!